X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867
Or bene, abbiamo noi corrisposto alla nazionale aspettazione, soddisfatto ai giusti desiderii di coloro che ci onorarono della loro fiducia? Io molto
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nostro dovere, diamo uno sguardo retrospettivo ai nostri lavori, non abbiamo motivo di rallegrarcene, e certamente non l'hanno gli elettori che in
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Parmi soprattutto degna di lode la parte che egli concede ai Consigli provinciali nella liquidazione dell'asse ecclesiastico, come pure la esclusione
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Michelini. Non è messa ai voti.
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Michelini. Non è stata messa ai voti.
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presidente. L'ho messa ai voti, e nessuno si è alzato.
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Fatta una proposta, bisogna che io la metta ai voti.
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presidente. Pongo ai voti la proposta dell'onorevole Michelini; chi l'approva si alzi.
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Alvisi, e subito dopo la legge per la convenzione postale colla Spagna. Con questa modificazione pongo ai voti la proposta dell'onorevole Salvagnoli.
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presidente. Porrò ai voti la proposta dell'onorevole Salvagnoli, ma lo pregherei a modificarla. La modificazione che vi farei mi sembra ragionevole
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. Essa deve applicare quella legge a questi casi. Noi, ciò facendo, siamo veri magistrati. Non abbiamo l'arbitrio che suolsi concedere ai giurati, e guai
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bene si attenne ai voti della Camera.
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Michelini. Allora si mettano ai voti.
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Michelini. Si mettano ai voti.
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presidente. Allora la metto ai voti, dandone nuovamente lettura.
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Se la Commissione non insiste, non metto ai voti tal massima.
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presidente. Sta bene. Domando alla Commissione se debba mettersi ai voti la massima…
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esaurito, solo che l'onorevole presidente consenta di non mettere ai voti queste massime.
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presidente. Ora, non deliberandosi sulle massime, non occorre più mettere ai voti l'ordine del giorno puro e semplice proposto dall'onorevole
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Pissavini. La Commissione insiste, perchè per quanto essa abbia fatto per raccogliere le notizie relative ai deputati impiegati, non può dire con
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Porrò ora ai voti la seconda conclusione:
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presidente. Poichè la Commissione consente che debba limitarsi il numero a 98, non è più necessario mettere ai voti la proposta fatta dal deputato
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, come gli onorevoli Ranieri, Ferrari e Zanini, sono stati costretti, in omaggio ai principii stabiliti nella legge elettorale, di dare la loro
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Voci. Ai voti! ai voti!
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presidente. Si procederà ai voti, ma innanzi tutto mi preme di far avvertito l'onorevole Valerio, che la Presidenza non ha detto alcuna cosa, ma ha
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Voci. Ai voti! ai voti!
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Metto ai voti la chiusura…
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Io, a dire il vero, mi ritenni legato da un tale precedente, ed in seguito a ciò, scrissi ai miei amici ed alla società stessa, richiedendoli del
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Così ridotta la questione ai suoi veri termini, vedrà l'onorevole Valerio che la comunicazione che fu fatta alla Camera è una cosa più che regolare
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Infatti, quale può essere l'unico motivo, in forza del quale si volle accordare il diritto di eleggibilità ad un professore assunto ai supremi gradi
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Supponiamo che il legislatore italiano nel dettare la legge elettorale si fosse trovato di fronte ad un professore straordinario elevato ai supremi
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L'onorevole Righi ha ricordati i meriti politici del professore Ducati, i quali erano ben noti ai membri della Commissione, che conoscevano anche i
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Voci. Ai voti! ai voti!
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scala estesissima relativamente ai pochi vantaggi cui può aspirare un professore di Università.
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riservate ai professori nelle Università austriache.
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alle aspirazioni di nessuna provincia, e non deroghi ai suoi sentimenti politici; e tanto più nella circostanza attuale credo che la Camera debba
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Voci. Ai voti! ai voti!
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Molte voci. Ai voti! ai voti!
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ai professori di Padova una condizione assolutamente inferiore a quella che ha loro fatta la legge? I professori straordinari di Padova, interpretata
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peso ai suoi argomenti, impedendo che gli si risponda; e la domando poi ancora perchè intendo fare una proposta nuova alla Camera.
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danno ai terzi, la Commissione non doveva avere altra stregua che la legge. Sì, o signori, se per sentimenti politici, o per qualunque altra causa
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Voci. Ai voti! ai voti!
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Credo che si debba necessariamente procedere colla divisione; cosicchè, ponendosi ai voti la proposta della Commissione, venga a porsi
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presidente. La chiusura essendo già stata appoggiata io la pongo ai voti.
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speciale nella legge d'istruzione pubblica, che ne parifica in tutto gl'insegnanti ai professori di Università.
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operante, fu considerato avere titolo, grado e stipendio pari ai professori delle Università, e che perciò a suo riguardo non sarebbe il caso di scendere a
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pubblica istruzione furono dichiarati pari per titoli, gradi e stipendio ai professori universitari.
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Venendo poi all'articolo 311, conviene aggiungere che, per le cose dette, il grado che dà ai professori codesto articolo, può riferirsi ai professori
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presidente. Allora pongo ai voti la proposta della Commissione, per la quale il professore Luigi D'Ancona si dichiara non eleggibile.
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sospendere un giudizio intorno all'onorevole Conti, facendo sì che il sorteggio avvenga intorno ai tredici, con quella riserva che la Commissione aveva fatta
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Accademia della crusca
